Una pianificazione di 1500 km percorribili con due ruote, una sella e tanta buona volontà. E’ questa l’idea green che realizza i desiderio di tanti ciclisti italiani abituati alla convivenza con piste ciclabili mediocri, fatta eccezione per piccoli microcosmi verdi e virtuosi. I percorsi sono tre. Il primo si chiamerà VenTo e seguirà il corso del Po collegando Venezia a Torino. Il secondo sarà la Ciclovia del Sole che sfiderà le pendenze degli Appennini partendo da Verona sino a Firenze. Il terzo, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che abbraccerà il sud Italia attraversando la Puglia, la Basilicata e la Campania.
Una pianificazione attenta alle esigenze delle persone e dell’ambiente. Una scelta ponderata e consapevole che attraversa realtà naturali e culturali valorizzando la ricchezza del territorio italiano. 1500 km di viabilità verde che intreccerà il paese. Un progetto già in parte finanziato dalla legge di stabilità 2016 con 91 milioni di euro. Come sottolineato dal ministro delle Infrastrutture Delrio: “La bicicletta ha un grande valore. E’ancora poco sfruttata come mezzo di trasporto nelle città. Può diventare una risorsa economica importante per il Paese. Il cicloturismo è in grande crescita e può generare ricchezza sostenibile nei nostri territori.“
Una buona idea che collega alcune zone dell’Italia pedalando. E Roma? La stesura di questo piano nazionale è nato proprio dal successo riscontrato dal progetto Grab. Si tratta del Grande Raccordo Anulare delle Bici della Capitale. 45 chilometri che dovrebbero attraversare il territorio e la storia di Roma collegando il centro alla periferia ma anche l’antichità all’attualità nella condivisione di uno spazio unico al mondo. Il quarto itinerario della rivoluzione infrastrutturale verde non è stato approvato dal Campidoglio e l’entusiasmo si è smorzato senza concretizzare l’idea. Una proposta giusta arrivata in un momento sbagliato. La città era senza un sindaco e senza un rappresentante della nuova giunta intento a firmare l’atto che impegna il Comune alla progettazione e alla realizzazione del Grab, il primo passo necessario per poter accedere ai fondi disponibili in stabilità.
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