Ravenna, 3 novembre 2023 – Gli eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici sono sempre più frequenti anche in Toscana e il disastro avvenuto nella Regione Emilia-Romagna lo scorso maggio avrebbe dovuto aumentare la necessità di intervenire per prevenire le conseguenze di alluvioni e frane.
Nella regione Toscana, infatti, i comuni dove il 100% degli abitanti è a rischio frane sono ben 6: Pisa e Cascina, Chiesina, Uzzanese, Ponte Buggianese e Agliana in provincia di Pistoia, Campi Bisenzio in provincia di Firenze. Ma sono ad alto rischio anche molti altri comuni. Se guardiamo ai capoluoghi, la possibilità che l’Arno e i suoi affluenti esondino è del 91,6 dei comuni fiorentini. Ad alto rischio anche i comuni grossetani (95,41%) e i comuni pratesi (96,12%), mentre a Siena il pericolo è molto basso, riguardando solo il 9,98% della popolazione.
Questi i dati che il Centro Studi per il Cambiamento Climatico promosso da Greenway Group Srl e Ecogest Spa ha recentemente pubblicato, poco prima che si verificasse la tragedia di queste ore e che ha messo a disposizione delle autorità regionali competenti.
“Il cambiamento climatico è un fenomeno che sta interessando e interesserà la maggior parte degli aspetti della nostra vita, comprese le infrastrutture di trasporto. – ha commentato Valerio Molinari, azionista di riferimento di Ecogest Spa e fondatore del Climate Change Study Center – Al cambiare delle stagioni assistiamo a eventi sempre più drammatici ma non possiamo rimanere inermi. Nel campo delle infrastrutture stradali, per esempio, se vogliamo che siano resilienti al clima dobbiamo rinforzare tutti i servizi di manutenzione, come la pulizia dei sistemi di drenaggio, la rimozione dei danni causati dalle tempeste, la pulizia delle strade, il decespugliamento e la rimozione di neve e ghiaccio”.
L’analisi del centro studi continua con alcune proiezioni sui cambiamenti climatici riguardanti proprio la Toscana. Nel corso dei prossimi anni, se le emissioni continueranno ad aumentare, si prevedono drastici cambiamenti per le temperature della regione, raggiungendo una temperatura media a metà secolo (2050) di circa 15,96°C e una media di circa 19,76°C a fine secolo. Per la fine del secolo si prevede un’anomalia rispetto alla media del 2014 di circa +5,89°C.
Il Centro Studi, tra l’altro, nel corso del 2023 ha diffuso analoghi approfondimenti su Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Veneto. E’ in corso, infine, un lavoro sul Trentino Alto Adige.