Confermate le linee guida per lo sviluppo aziendale che fanno riferimento al piano industriale 2016-2020 in Ecogest.
Gli azionisti di ECOGEST hanno incontrato il board dell’azienda per l’ultima sessione di condivisione degli obiettivi commerciali prima della breve pausa estiva; durante l’incontro tenutosi presso la sede del gruppo, il CEO Valerio Molinari, ha integralmente confermato quanto tracciato nel piano industriale 2016 -2020, già presentato al sistema bancario in occasione del deposito di bilancio dell’esercizio 2015, precisando però alcuni elementi di valutazione che nel corso del semestre sono stati influenzati dall’andamento dei mercati bancari ed anche dal complessivo stato di salute economico e politico del sistema europeo.
«In questi sette mesi abbiamo assistito ad una serie di eventi di carattere geopolitico che hanno completamente distratto la pubblica opinione dai meccanismi di immobilismo produttivo che il nostro Paese sta attraversando – rileva il CEO, Molinari – dalla cronica crisi bancaria di alcuni gruppi bancari italiani, oramai destinati ad una aggregazione patrimoniale di forma e non di sostanza, per tentare di rimanere all’interno dei parametri europei di credibilità e solvibilità, fino ad arrivare alla recente gravissima crisi turca che ha avuto ed avrà forte ripercussione sui mercati globali. Aziende medie come Ecogest, non assistite dal sistema bancario italiano preso da altre dinamiche di carattere complessivo, devono necessariamente scegliere il proprio metro di crescita e di prospettiva, consce che il “Sistema Paese” non le supporterà come meriterebbero. Registriamo l’assenza di attenzione rispetto al valore aggiunto di impresa ed alle sue peculiarità; in Italia contano i dati andamentali, pertanto – prosegue il CEO – è necessario proseguire il cammino di crescita da soli, sapendo che al momento opportuno, si potrà decidere, diversamente da oggi, con chi condividere i risultati».
Una nota decisamente polemica verso il sistema Italia, che ha portato il Ceo, fortemente convinto del potenziale aziendale, a spostare l’attenzione degli azionisti sui mercati stranieri con scelte di prospettiva che modificheranno radicalmente la filosofia di impresa verso una più consona struttura di general contractor di servizi infrastrutturali.
Polonia e Romania costantemente al centro dei focus commerciali futuri, anche in considerazione delle ultime nuove tre acquisizioni su tali mercati, ma anche l’area geografica dell’intero bacino balcanico, una vigile attenzione verso i mercati del Sud America dopo i recenti sviluppi legati ai player mondiali autostradali e per finire, un attento monitoraggio delle evoluzioni legislative sul mercato italiano a seguito della recente modifica del codice sugli appalti, ancora molto scarsamente “metabolizzata” dalle stazioni appaltanti, questa la visione del CEO per il futuro della azienda, approvata e condivisa dagli azionisti .
«Abbiamo conseguito nei primi 5 mesi del 2016 alcuni obiettivi tracciati nel piano industriale quinquennale – prosegue Molinari – l’acquisizione di due nuove tratte autostradali con altrettanti nuovi committenti di primario livello, che portano l’azienda a contare nel proprio portafoglio clienti solo altre tre concessionarie autostradali per completare l’intero panorama di riferimento, ed il ritorno alla rete infrastrutturale del Sud con l’acquisizione di nuovi lavori su una parte della A19 in Sicilia, la conferma dei contratti esteri ed il loro ampliamento, il contenimento dei costi fissi di struttura e la razionalizzazione delle risorse operative su oltre 25 cantieri. Abbiamo lavorato bene e velocemente senza tralasciare alcun particolare al caso; siamo certi di avere tutte le potenzialità dichiarate e supportate dalla relativa documentazione al sistema bancario che però sembra, come nel caso di tante altre eccellenze italiane, non recepire in maniera pronta e reattiva gli input di sviluppo proposti. Con un portafoglio vicino agli 80 mln di euro su base pluriennale, avvieremo una scelta ed una selezione attenta dei partner bancari e finanziari guardando anche al sistema bancario oltre confine. Noi facciamo parte di quelle imprese italiane che non scappano dal proprio Paese ma investono su loro stesse, cosa che l’Italia ed il suo sistema produttivo spesso preferisce non fare, preferendo svenderci agli stranieri».
Con queste parole si è concluso il focus con gli azionisti ed il board che consapevoli delle prospettive e dell’impegno, sono stati ampiamente ringraziati per i contenuti apportati. Gli azionisti hanno infine rinnovato gli auguri di buon lavoro alle maestranze che a turno non si fermeranno per la pausa estiva per garantire sicurezza ed efficienza sulle reti autostradali.
10 agosto 2016
ufficio comunicazione Ecogest